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... era la seconda metà degli anni ’70

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VecchioSubbuteo
view post Posted on 28/10/2008, 17:09




Quando giocavo io a Subbuteo era la seconda metà degli anni ’70 e giocavo in mansarda. La mansarda era diventata il luogo di ritrovo di molti dei miei amici subbuteisti. Avevo recuperato un grande pannello di truciolato, forse un po’ troppo grande perché, ricordo che fletteva ai lati e, per questa ragione, i falli laterali erano frequenti e, di conseguenza, “il gioco sulla fascia” non era molto praticato. Poco male, perché così grande il pannello era l’ideale per piazzarci sopra un’intera tribuna, i riflettori, il tabellone segnapunti e la torretta della TV, le panchine, i fotografi e i raccattapalle. Già allora per me era più importante il contesto, ciò che stava intorno alla partita, con tutti i suoi dettagli. Non mi ero fatto mancare nulla: con i risparmi messi da parte lavorando d’estate come aiuto tappezziere o cameriere, ero riuscito a comprarmi una ventina di squadre e persino il vinile in 45 giri che ricordo aveva una canzone in inglese sul Subbuteo, sul lato A, assolutamente sconosciuta ed impossibile da cantare (oggi so essere stata cantata dai dipendenti della Subbuteo Company), e i rumori degli spettatori sul lato B.
I miei amici di Subbuteo erano principalmente quelli del palazzo di via Parigi 20, in cui abitavo: Claudio O., Alberto M. e Alessandro P.. Insieme, organizzavamo i tornei del cortile e sfidavamo altri cortili, per esempio quello delle “case militari”, dove incontravamo gente forte, tipo Corrado B., Claudio C. ed Enrico M., oppure il cortile di via Monte Pasubio dove quelli forti, ma forti davvero, erano i fratelli S…o, soprattutto Claudio e Alessandro, o i fratelli “rossi”.
Tutti, ma proprio tutti, da qualsiasi cortile provenissimo, prima o poi ci saremmo trovati al Paradiso dei Bimbi (di nome e di fatto) … e di quelli un po’ più adulti (aggiungerei); lo storico negozio di giocattoli in “Piazza della Cattedrale” (così la chiamavamo), oggi un luogo fuori dal tempo, una rara memoria storica del Subbuteo in Valle d’Aosta. Le vetrine erano allestite a regola d’arte e il verde Subbuteo spiccava più dei colori rosso e blu della Lego. Al Paradiso dei Bimbi trovavi tutto quello che la Waddginton poteva produrre in quegli anni d’oro del Subbuteo. Il momento dell’acquisto era speciale, unico, finalmente si sarebbe posseduta la squadra scrupolosamente selezionata sul catalogo, quel catalogo che non era solo un catalogo, si trasformava in un poster a colori e diventava il luogo di incontro di decine di dita sporche che indicavano la squadra prescelta. Non si poteva sbagliare proprio in quel momento: le 3.500 lire disponibili dovevano essere spese bene, la squadra doveva essere quella giusta, bella, la più bella, diversa da quella degli altri, non importa se sconosciuta; l’importante era che fosse diversamente bella e solo tua. Della mia nuova squadra avrei ben presto imparato a riconoscere i dettagli di ogni singolo giocatore, anche se ancora privo di numerino adesivo. Quindi con orgoglio pagavo e chiedevo di non incartarmela: l’avrei riaperta non appena uscito dal negozio e avrei cominciato subito a conoscerla strada facendo verso la mansarda. Scrutavo ogni giocatore e inconsapevolmente già fissavo nella mente i suoi capelli neri che finivano con un taglio netto sulla nuca, la sbavatura dei pantaloncini sulla coscia, le righe storte sulla maglia, le calzature più simili ad uno scarpone d’alpino che ad una scarpetta da calcio. Quel momento era solo mio, non l’avrei condiviso con nessun altro, io e la mia nuova squadra; dovevo fare in fretta a conoscere le qualità e i difetti di ogni giocatore. Il resto del pomeriggio trascorreva a far scivolare i miei nuovi atleti sul panno, ripetendo le mosse fatte e rifatte centinaia di volte con altre squadre. Una selezione pre-partita, un test a tutti gli effetti, una prova ufficiale prima di presentare la squadra agli amici del cortile.
 
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view post Posted on 1/12/2008, 12:07
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Complimenti per il racconto. Hai trasmesso l'emozione del gioco e dell'attesa in modo formidabile. Ciao Alessandro V
 
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VecchioSubbuteo
view post Posted on 1/12/2008, 12:32




Grazie lolialevi, grazie davvero. Spero che altri trovino 10 minuti per ricordare ... è terapeutico! Mi piacerebbe raccogliere i vari contributi e creare un piccolo archivio della memoria sul Subbuteo in Valle. Ho già predisposto una pagina apposita sul sito (www.subbuteovda.wordpress.com).
Non ho capito se sei un indigeno (valdostano) anche tu (poco importa chiaramente!) ma se ti interessa ciò che sto cercando di fare, allora fatti un giro sul sito ... c'è in programma un raduno!!!
IMPORTANTE: Ti va di presentarti? Si usa farlo nei forum. Puoi rimanere anonimo usando il tuo nick "lolialevi" (come hai già fatto sin qui). Per presentarti usa la sezione del forum apposita "Mi presento". GRAZIE MILLE!!!

Edited by VecchioSubbuteo - 3/12/2008, 09:16
 
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2 replies since 28/10/2008, 17:09   127 views
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