Sperando di fare cosa gradita comincio col proporvi una sintesi della descrizione originale del campo Pegasus Astroturf, che potete trovare in versione completa ed originale sul sito in cui viene venduto (
www.subbuteoworld.co.uk). A questa mi permetto di aggiungere alcuni consigli sulla posa e la manutenzione, derivanti da esperienze altrui pescate qua è la su Internet e da osservazioni personali inquinate da conoscenze maturate in ambito professionale. Ciò significa che nulla è assoluto e pertanto, ciò che conta di più, è il vostro buon senso e la vostra opinione non appena avrete tra le mani il Pegasus.
Caratteristiche in sintesiIl Pegasus Astroturf è prodotto dalla stessa azienda manifatturiera che produce l’Astroturf originale degli anni ’80 e ’90.
Il rivenditore Subbuteo World dichiara che i materiali con cui è realizzato il Pegasus sono gli stessi che furono usati per l’Astropitch. Si tratterebbe quindi di un campo la cui superficie di gioco è in vellutino sintetico, perfettamente aderente con il supporto in gomma che ha uno spessore del 30% superiore rispetto all’Astroturf “normale”. Ciò renderebbe il campo nell’insieme più rigido, facilmente stendibile e sopratutto stabile. Lo spessore maggiore renderebbe lo strato di gomma più resistente alle deformazioni e alle fratture dovute agli sbalzi microclimatici: ad esempio vengono ridotte le comuni e fastidiosi “dossi” dovuti alle bolle d’aria che si possono formare tra l’asse di legno e un vecchio Astropitch.
Posa - Il campo deve essere srotolato e adagiato sul piano di legno rigido e piano, su cui sarà utilizzato per giocare.
- A seguito di un primo acclimatamento esso dovrà essere spianato mediante una leggera pressione dei palmi delle mani (dal centro verso le aree di porta e verso i 4 angoli). Fatto ciò potrebbe essere necessario attendere un secondo periodo di acclimatamento alla stanza in cui si gioca.
- Una volta steso e liberato da eventuali vuoti d’aria potrete applicare le porte con le puntine, quelle ad una punta, usufruendo dei due buchini che le porte per il Subbuteo hanno (altra discussione ancora da attivare).
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Non usate colle o nastri adesivi o biadesivi per fissare il campo sull’asse di legno.
- Non ostruite i bordi con strisce bloccanti tipo battiscopa o similari, piantati con chiodini, puntine o colla. Il campo è concepito per essere semplicemente adagiato, l’aria deve poter uscire dai lati; sarà la gomma del supporto a farlo aderire per attrito al supporto. Poiché tale gomma è suscettibile di impercettibili cambiamenti dimensionali nel corso del tempo, il campo deve essere lasciato libero di “muoversi” e di riadattarsi, di volta in volta. Qualsiasi mezzo di bloccaggio ostruirebbe questi movimenti e darebbe luogo alla formazione di leggeri avvallamenti, bolle, pieghe, ecc. Per questa stessa ragione, anche le puntine che bloccano le due porte dovrebbero essere rimosse di tanto in tanto e riposizionate dopo aver spianato il campo con le mani.
- Per gli stessi motivi sopra citati è sconsigliabile applicare la recinzione sul campo. Questa va puntata all’esterno del suo perimetro, direttamente sull’asse di legno.
Manutenzione- La stanza in cui giocate o lasciate il vostro Pegasus non dovrà avere una temperatura né troppo bassa né troppo alta; anche i valori di umidità relativa non dovranno essere estremi. In generale, un consiglio valido per tutti è quello di usare e lasciare il vostro Pegasus in un luogo stabile i cui parametri di temperatura e umidità sono quelli ragionevolmente normali in cui vivreste anche voi quotidianamente; escluderei quindi il bagno turco e la sauna sebbene siano tra i miei preferiti per un totale relax … ma senza Subbuteo!
- Se potete evitate di ritirare il campo nella sua custodia ad ogni fine partita (o torneo). L’ideale è lasciare il campo sempre steso. Durante il periodo di inattività, infatti, il campo arrotolato subisce delle tensioni (o delle compressioni). Tali variazioni saranno tanto più accentuate se il campo sarà conservato in un luogo i cui livelli di temperatura e umidità sono estremi (es.: troppo umido e freddo o troppo umido e caldo o troppo caldo e secco). Il campo prenderà una “brutta piega” e la gomma invecchierà chimicamente, quindi si irrigidirà.
- La gomma, infatti, è sensibile all’umidità e alla temperatura, quindi cercate di non sottoporlo a variazioni climatiche di rilievo anche quando il campo è operativo o semplicemente steso in attesa del prossimo incontro, ad esempio: non esponetelo alla luce diretta del sole (tipo raggi che entrano dalla finestra e battono sul tavolo da gioco), non stendetelo all’aperto al sole e nemmeno in un giorno di pioggia (anche se al coperto, ovvio!).
- Il campo andrebbe periodicamente pulito da polvere, residui di pelle umana, sporco solido di vario genere. Per fare ciò consiglio di optare, se potete per una pulizia mediante una delicata aspirazione o un leggero peeling con rullo adesivo per abiti. In particolare, nel primo caso si dovrà utilizzare un aspiratore particolare, regolabile (a basso tiraggio) dotato di accessori per pulizie di superfici delicate (es.: tubo con spazzolina morbilda). Suggerisco di non utilizzare spazzole con setole aggressive o superfici abrasive. Mi riprometto di approfondire il tema della pulizia a me caro, non perché sia un uomo particolarmente pulito o perché gestisca un’impresa di pulizie, ma, più semplicemente, perché sono consapevole che pulire è uguale a distruggere, strano ma vero.