| Prima di postare il resoconto ufficiale che, insieme all’instancabile pazzo di Lolialevi stiamo cercando a fatica di confezionare “come si deve”, proverò anch’io a ringraziare tutti quelli che, anche quest’anno, hanno creduto in questa meravigliosa ed unica opportunità che si chiama “giocAosta”.
Comincio ringraziando tutti i ragazzacci della nostra associazione che per due giorni hanno vestito i panni di “assistenti”, gestendo generosamente e stoicamente le attività subbuteistiche: gioco libero, torneo OLDERS, torneo U14, 24 ORE e Triathlon. Ecco quindi, un grazie di cuore agli indici valdostani Pongo68, Lamanonegra, Pierberz e Taury, per aver presidiato ininterrottamente l’area Subbuteo dalle h. 8.00 del 21 alle h. 20.00 del 22 (ben 36 ore), ed aver svolto, contemporaneamente, sia i compiti di assistenti sia quello di partecipanti. Un grazie di cuore anche a Corra71, opportuno, discreto, affidabile e puntuale come sempre. Desidero far sapere a tutte queste meravigliose persone, che provo profonda gratitudine e rispetto nei loro confronti per aver subito compitamente i molteplici “ordini” che gli venivano impartiti durante la manifestazione. Vi chiedo umilmente perdono se inavvertitamente ho abusato della carica di co-organizzatore.
Invece, sono certo che nessuno di voi me ne vorrà se dedico un ringraziamento particolare a Lolialevi (Alessandro), senza il quale tutto ciò che abbiamo vissuto così intensamente e senza intoppi non sarebbe accaduto per davvero. Non basta avere delle idee … o delle “belle idee”, così come non basta nemmeno approvarle a tavolino; allo stesso modo non basta criticarle, sebbene sia indiscutibilmente necessario farlo per raggiungere un risultato condiviso. Le idee bisogna attuarle e per fare ciò prima, bisogna passare da un lungo e travagliato lavoro di elaborazione e revisione, bisogna progettarle, renderle fattibili; talvolta bisogna avere il coraggio di farlo anche quando non sono le proprie idee, quando sembrano idee improponibili, quando sembrano follie se rapportate alla (propria) realtà quotidiana bisogna quindi realizzarle in ogni loro dettaglio prevedibile. Alessandro, in qualità di essere umano capace di intendere e volere, padre di famiglia, lavoratore indefesso a servizio dello Stato Italiano, munito di una considerevole e non comune capacità critica oggettiva, grande osservatore, gentleman dotato di uno spiccato senso dello humour, uomo adulto ma capace di giocare ancora, anche con se stesso, ha fatto tutto questo per 70 giorni prima del 21 agosto, durante il 21 e il 22 e in questo stesso momento, mentre state leggendo questo lungo e palloso ma doveroso messaggio. Ciò che ha fatto Ale io lo chiamo il “lavoro invisibile”, quello che nessuno a visto fare e che nessuno sospetta sia mai stato necessario fare ma, che se non fosse stato fatto, tutto ciò che "ovviamente" è funzionato (tipo gli incastri tra i turni della 24 h e il torneo OLDERS) non sarebbe (così ovviamente) funzionato. Grazie Ale per aver fatto tutto ciò che solo tu sai cosa e per averlo fatto per tutti noi, grazie per aver assemblato 120 miniature in una notte (quasi una casalinga del Kent), 100 delle quali nessuno ha usato (e nemmeno sa che ora esistono!), grazie per esserti fidato di me e anche per non esserti fidato affatto, grazie per avermi fatto riflettere lucidamente quando ero in overdose da giocAosta, grazie per avermi lasciato dire e fare … baciare, lettera, testamento (infatti c’è mancato poco!). Soprattutto, grazie per aver giocato con me a “ucciditi per giocAosta” (lo brevetteremo!)
Detto ciò continuo con i ringraziamenti ufficiali: A proposito di assistenti, desidero ringraziare coloro che avrebbero “solo” voluto giocare e invece si sono ritrovati appiccicato al petto un badge di noce valdostano con il proprio nome inciso a caldo: Bruno, Robuteo, Kafa, Flavio, oldengland, emmegi69 hanno capito solo troppo tardi che non si trattava di un gentile omaggio dell’organizzazione ma di un'assegnazione, a tradimento, del ruolo di “assistente per un giorno”. Senza fiatare e forse ancora un po' confusi (e felici) dai gas nervini prodotti durante la notte all'interno del Comune di Aosta hanno preso posto ai tavoli come arbitri del torneo U14, al tavolo della segreteria Subbuteo e al tavolo del ristorante per l’ultima cena, abbandonando, finalmente, il loro ruolo di ospiti e partecipanti.
Un particolare e doveroso grazie va ai preziosi amici dell’old subbuteo forum che ci hanno sostenuto in questa iniziativa e soprattutto alcune ore prima dell’inizio, in estremis, hanno risposto ad un SOS timer in maniera strabiliante. Ecco quindi i nomi: conankrom, Orsetto63, liverpool, mucca gialla e Orfeo. A voi un grazie di cuore! Un particolare grazie (ed una limonatina) li voglio dedicare alla mia crocerossina preferita ..claudio.., Art Director e moderatore globalissimo dell’old subbuteo forum.
I prossimi ringraziamenti vanno a tutti gli amici dell’associazione Aosta Jacta Est di Aosta, per la loro generosità e pazienza dimostrata nei nostri confronti prima, durante e al termine delle due giornate. Un grazie particolare va ovviamente al presidente Davide Jaccod, un ragazzo tenace ed intellettualmente vivace, che “sa il fatto suo” … avrebbe detto mio padre; un figlio che tutti i padri vorrebbero avere e che fortunatamente, noi tutti, benché padri d’altri figli, abbiamo curiosamente incrociato sul nostro cammino proprio adesso, ma guarda un po’, nel momento giusto … (chissà se anche lui la pensa esattamente allo stesso modo!?)
Eccoci arrivati agli sponsor e ai sostenitori che hanno creduto a tutto quanto gli è stato raccontato per convincerli che dovevano assolutamente aiutarci in questa piccola grande impresa … o ci hanno fatto credere che ci credevano, boh!, comunque, l’importante è crederci! Quindi grazie a: Walter Di Vita, titolare della Concessionaria HONDA auto di via Carrel Aosta, ad Enrico Tecchiati titolare di ASTROBASE, alla TOTAL SOCCER, a Renata e Maurizio titolari di Informatique Computers di via Festaz in Aosta, all’Associazione Nazionale Alpini di Morgex ed in particolare ad Indro, a Ruggero titolare della Trattoria Praetoria ad Aosta, a Edy Bianchi della gelateria Gelato Pazzo di via Losanna ad Aosta, a Roberto della falegnameria Zublena di St. Marcel (AO), Sergio e Francesco dell’Enoteca La Dolce Vite di Piazza Chanoux.
A questo punto, commetterei un grave errore se mi dimenticassi di ringraziare le nostre mogli, compagne, fidanzate, amiche e, soprattutto i nostri FIGLI che ci hanno aspettati e sopportati per 2 giorni (chi per 70), magari pensando ingenuamente di poter partecipare al gioco che il loro papà stava organizzando, magari anche per loro, magari immaginando di sfidare il loro stesso papà che invece, crudelissima realtà, avrebbe dedicato altro tempo ancora ai figli di altri papà. Una nota conclusiva più triste non potevo trovarla! Ma, come recitano “Elio e le storie tese”: "…Viva la tristezza simbolo di mentalità vincente …”
Edited by VecchioSubbuteo - 25/8/2010, 12:04
|